19 Febbraio 2011 - SALA CONVEGNI, PRESIDIO OSPEDALIERO “S.PAOLO” - ore 8,30
La tossina botulinica, inizialmente sviluppata a fini bellici, è diventata uno strumento
terapeutico importante in neurologia e le sue indicazioni si sono notevolmente
ampliate negli ultimi 25 anni.
Il merito della scoperta di questo uso terapeutico spetta ad Alan Scott, oftalmologo,
che nel 1977 apriva la strada curando lo strabismo del bambino con inoculi di tossina
botulinica nei muscoli oculomotori.
Nota come uno dei potenti veleni in natura e responsabile di intossicazioni dall'esito
spesso mortale, negli ultimi venti anni si è messa al servizio della medicina ed oggi è
impiegata con successo nella cura di vari disturbi. Il primo utilizzo della tossina
botulinica a scopi terapeutici è stato effettuato negli anni Ottanta, in America, nel
trattamento dello strabismo congenito. Da allora, grazie alle ricerche sempre più
approfondite, la sua applicazione si è estesa ad un'ampia gamma di disturbi
neurologici, tanto che attualmente molti centri in Italia ricorrono al suo incredibile
potenziale per trattare una serie di distonie, dal blefarospasmo (e connessa cecità
funzionale) al torcicollo, o ancora per combattere mal di schiena, contrazioni muscolari
deformanti e tremori. In base a recenti studi e sperimentazioni, inoltre, la tossina
botulinica sta dando buoni risultati anche nella cura delle cefalee tensive e nel
trattamento delle rughe.
Il microbo responsabile dell'intossicazione botulinica venne isolato per la prima volta
nel 1897 dal belga Emile Pierre Marie Van Ermengem, che lo battezzò Bacillus
Botulinum.
Le ricerche successive hanno poi dimostrato che il microrganismo responsabile di
questi fenomeni, classificato nel genere "clostridium", può svilupparsi in tutti gli
alimenti mal conservati. L'alimento non bene pulito e sterilizzato può essere
contaminato dalla spora, che, quando trova un ambiente anaerobico (cioè privo di
ossigeno), sviluppa la tossina.
A cento anni dalla sua scoperta, lo straordinario potenziale del clostridium botulinum è
stato "piegato" alle esigenze della ricerca medica e farmacologica. In che modo ?
Volgendo a finalità curative la sua azione sui muscoli. La paralisi flaccida conseguente
alla tossinfezione è il risultato di un blocco della trasmissione dell'impulso nervoso a
livello delle giunzioni nervo-muscolo e di un mancato rilascio del neurotrasmettitore
responsabile della contrazione muscolare. In sostanza, è stata sfruttata la capacità
della tossina di rilasciare i muscoli per curare quei disturbi, come la distonia,
caratterizzati da una loro contrazione forzata
Come per l’emicrania, la mancanza di indicazioni riconosciute ha coinvolto
recentemente anche la Sicpre (Societa' Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed
Estetica) che ha chiesto al ministero della Sanità l’autorizzazione all’impiego della
T.B. ai fini estetici allo scopo di consentire, anche in Italia, l' uso legale di una cura
anti-rughe adottata in numerosi paesi europei. Un provvedimento in tal senso si rende
necessario per una corretta e doverosa informazione volta diretta e agli operatori e
verso gli utenti . In attesa di una regolarizzazione ministeriale, i pazienti stanno
beneficiando del trattamento con la tossina in moltissime situazioni cliniche che sono
spesso patologie di confine, comprendendo la correzione di pieghe antiestetiche
(corde del collo), la retrazione palpebrale, l’aiuto di funzioni igieniche nei casi di arti
e atteggiamenti spastici, le applicazioni odontostomatologiche e i
malfunzionamenti occupazionali di sportivi e musicisti. Sembra quindi che, dalla
scialorrea alla cefalea, dal tremore alla ritenzione urinaria, dalla correzione
estetica alle lombalgie croniche e dal bruxismo alla ipertrofia muscolare, la
fantasia del medico sia sfidata in nuove ed inaspettate applicazioni terapeutiche.
Probabilmente il futuro vedrà l’espansione ulteriore del suo utilizzo perché si sta già
lavorando ad un affinamento del prodotto per una maggiore maneggevolezza e per
una più lunga durata d’azione.
UNICA GIORNATA | ||
I Relazione | Aspetti farmacologici e legislativi delle tossine botuliniche | Dott.ssa M. Faggiano |
II Relazione | Tossina botulinica e applicazioni in neuroscienze | Dott. G. Ianieri |
III Relazione | Presentazione di alcuni Casi Clinici | Dott.R.Marvulli |
IV Relazione | Tossina Botulinica e applicazioni in estetica | Prof. M. Pascone |
Dott. Morea Gioconda | Dott. fabbroni gianluca | Dott. zagaria angela |
Dott. Maci Maura | Dott. de terlizzi dorotea | Dott. lofrese mariagrazia |
Dott. Pizzi Angela | Dott. DE PIETRO MAGDA | Dott. Guglielmi Marialorenza |
Dott. Guglielmi Costanza | Dott. Di Benedetto Pina | Dott. Decanio Antuono |
Dott. tatulli lucrezia | Dott. patano michela antonella | Dott. Ricchetti Rossana |
Dott. SONNANTE FRANCESCA | Dott. Pascale Maria | Dott. monno teresa |
Dott. moliterno pamela | Dott. decanio luigi | Dott. Interesse Valeria |
Dott. di pinto annamaria | Dott. barile giovanna | Dott. Musio Stefano |
Dott. Loglisci Domenico | Dott. Dongiovanni Grazia Maria | Dott. mazzilli vincenzo |
Dott. LAUDADIO ANNA | Dott. Granieri Michele | Dott. de Cesare Teoalessandro |
Dott. monteleone filomena | Dott. De Santis Riccardo | Dott. lagravinese luciana |
Dott. contini ivana | Dott. azzollini teresa | Dott. Morea Giuseppe Gaetano |
Dott. cocozza cristina | Dott. posi fabio rocco | Dott. fabbroni giovanni |
Dott. D'Alessandro Flavia | Dott. di bari nunzia | Dott. alvarez vidal elba maria |
Dott. capozza filippo | Dott. PASTORE PASQUA |