L’incremento esponenziale del diabete mellito che ha ormai acquisito i caratteri dell’epidemia e l’elevata prevalenza che la malattia ha raggiunto nei paesi occidentali e più di recente anche nei paesi economicamente in via di sviluppo rappresenta un grande stimolo per l’industria nella sperimentazione e successiva commercializzazione di  nuovi farmaci. Mai come in questo periodo l’ “offerta terapeutica” per la cura del diabete mellito è stata così ampia: nuove classi di farmaci sono entrate, ormai stabilmente, nella pratica clinica. Hanno fatto la loro comparsa in commercio più farmaci per la cura del diabete negli ultimi 5-7 anni (nuovi analoghi dell’insulina, i glitazonici, gli incretino-mimetici) che nei precedenti 45 in cui la cura del diabete si era avvalsa, oltre che dell’insulina, soltanto di due categorie di farmaci: sulfoniluree e biguanidi.
La conoscenza accurata del meccanismo d’azione delle varie classi di farmaci e dei vantaggi e dei limiti comunque insiti in ognuna di esse si rivela indispensabile per il poter gestire una malattia eterogenea, che sfugge e supera i limiti imposti dalle classificazioni e porge il fianco a più di un algoritmo terapeutico.
Per cercare, almeno in parte, di rispondere a tale esigenza l’obiettivo di questo evento è quello di analizzare le più recenti “armi” che sono a disposizione per la cura del diabete e per la prevenzione delle sue complicanze.